Sentieri senza barriere sulle Alpi Orobie
La nostra Italia è molto rinomata, all’estero, nonchè meta di moltissimi turisti provenienti da tutte le parti del globo, grazie alla ricchezza della “sua” natura, che offre laghi di tantissimi tipi, forme e origine, coste meravigliose, pianure verdeggianti, vulcani, fiumi e tantissimi monti e montagne da visitare, anche per i più coraggiosi, attraverso attività di trekking o escursionistiche.
In particolare, nell’ambito delle varie attività, soprattutto sportive, che oggi non sono più precluse ma, anzi, supportate per i disabili, quella legata all’escursione, però, è ancora molto limitata, a causa dei pericoli e degli itinerari impervi e poco comodi in cui ci si può tipicamente ritrovare.
Tuttavia, sono già tantissime le realtà nostrane che si stanno orientando sulla questione dell’accessibilità, scegliendo i sentieri opportuni ed anche la mobilità più idonea, attraverso, ad esempio, l’off-road weelchair di cui abbiamo parlato qualche tempo fa. Il tutto è possibile soprattutto grazie all’impegno di moltissime associazioni ed anche di personale qualificato e volontari che si prestano ad accompagnare i disabili in queste avventure, immersi al 100% nella natura.
In questo ambito va sicuramente nominato il Club alpino italiano (Cai) di Bergamo, che ha messo a punto una bella realtà per l’escursione delle Alpi Orobie.
Alpi Orobie: patrimonio tutto italiano
Le Alpi Orobie fanno parte delle Alpi e Prealpi Bergamasche e si trovano, per la maggior parte, in provincia di Bergamo. Meta quotidiana di tantissimi escursionisti, in tutte le stagioni, sono oggi, e per la verità da qualche anno, accessibili anche ai disabili in 50 “sentieri senza barriere” realizzati proprio dal Cai.
Vincenzo Lolli, presidente della Commissione per l’impegno sociale del Cai bergamasco, ha riferito: “Abbiamo iniziato nel 2000. Non siamo terapisti, il nostro compito è aiutare questi ragazzi e i loro educatori a trascorrere una giornata immersi nella natura di queste meravigliose montagne. Si tratta ragazzi che frequentano i Centri diurni per disabili o i Centri socio educativi. Hanno con noi un appuntamento periodico, alcuni vengono ogni settimana. Abbiamo grandi soddisfazioni. Magari a volte, a primo impatto, alcuni ragazzi sono un po’ chiusi in se stessi, ma ogni escursione li aiuta ad aprirsi. E comunque partecipano con grande entusiasmo, sorridono sempre, anche quando devono fare fatica!“.
L’attività è così strutturata: sul sito del CaiBergamo è possibile consultare i vari tipi di sentiero, categorizzati, oltre che per tipologia, anche per difficoltà ed accessibilità; 44 volontari, poi, sono addetti soltanto all’accompagnamento dei disabili e vengono organizzate anche sessioni di trekking, sci, arrampicata ed altro per i partecipanti.
Roberta Ranalli, art director di Be Out-Milano outdoor per tutti, che ha partecipato anche al convegno in tema, tenutosi questo Ottobre, intitolato “La Montagna è per tutti: incontri possibili tra montagna e disabilità“, ha detto: “La montagna per tutti è possibile, non mancano le difficoltà, ma con un po’ di impegno da parte di associazioni, enti pubblici e aziende private si possono raggiungere grandi risultati“.
Un’occasione, insomma, non solo per trascorrere una giornata diversa ma anche per imparare qualcosa a livello sportivo, naturalistico, geografico, senza contare il potere della natura, capace di regalare un effetto positivo, rilassante e disintossicante a chi vi si immerge e vi interagisce!