Pompei: il modello tattile sinestetico dell’Ercole Infante
Si trova nei meravigliosi scavi di Pompei il primo “Modello Tattile Sinestetico“, un dispositivo in grado di far “vedere” i quadri ai non vedenti.
Un paradosso, potrebbe sembrare, ed invece è un’idea innovativa pensata proprio per far “avvertire” i dipinti a chi, fin’ora, non ne aveva mai potuto godere le bellezze.
Ma come funziona?
All’interno del progetto di ricerca europeo “Help” è stato possibile inserire il primo servizio della Soprintendenza archeologica di Pompei rivolto ai non vedenti. Il modello attuale è la versione seguita al prototipo sperimentale precedente, utilizzato per il “Ritratto di giovane donna con liocorno” di Raffaello, conservato alla Galleria Borghese di Roma.
Grazie a quest’iniziativa, attraverso l’utilizzo di un sistema computerizzato molto avanzato sotto forma di tracciatore miniaturizzato, che viene indossato sul dito, si fornisce un sistema alternativo per rendere partecipi tutti, ma proprio tutti, delle bellezze racchiuse nell’opera lì custodita, chiamata l'”Ercole infante“.
TATTILE – La parte dedicata al tatto è quella che rivela “le forme”, aiutandosi con una versione a rilievo del dipinto che fa da trama portante alla ricostruzione mentale dello scenario, un po’ come da un disegno bidimensionale si ricostruisce, grazie alla percezione, l’immagine tridimensionale.
SINESTETICO – La parte dedicata alla sinestesia rivela, invece, i colori. Si tratta dell’utilizzo di quel fenomeno grazie al quale un tipo di stimolo percettivo ne evoca spontaneamente un altro (come quando associamo una certa percezione ai colori “caldi” e “freddi”).
“È stato fatto corrispondere a ciascun possibile colore, un suono musicale in modo sistematico: in modo, cioè, che ad ogni variazione del colore corrispondesse una identica (per direzione e intensità) variazione del suono musicale“, hanno riferito i promotori del progetto.
Ovviamente tutto questo è portato avanti contemporaneamente, rendendo possibile la percezione contemporanea di colore e forma, usufruendo del tracciatore che esplora i rilievi comunicando, punto per punto, le informazioni e facendo così in modo che il suono corrisponda a quello del colore del punto in esame.
Una vera e propria rivoluzione, insomma, che è destinata, sicuramente, ad espandersi e progettarsi per moltissime altre realtà.