Normativa: esenzioni dall’Imu per anziani in casa di riposo
Nelle scorse settimane abbiamo affrontato la questione delle spese deducibili e delle agevolazioni fiscali, in generale, per un disabile, nel corso dell’anno 2017.
C’è, però, un’altra faccenda, che riguarda gli anziani che si trasferiscono in case di riposo, che è molto interessante, perchè assicura un ulteriore risparmio: quello dell’IMU.
Questa tassa (Imposta Municipale Unica), infatti, non deve essere pagata da tutti coloro che risultano residenti, anche legalmente, in un istituto di ricovero, a meno che, ovviamente, l’immobile relativo non venga utilizzato come fonte di reddito (ad esempio locandolo).
IMU: un’occhiata alla normativa
In verità, IMU e TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) non vanno pagate per la prima casa, a meno che non si tratti di un immobile di lusso, appartenente alle categorie di abitazioni di tipo signorile, abitazione in ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici.
Nel caso di un anziano che si trasferisca in una casa di risposo, però, questa esenzione si espande, con la condizione obbligatoria che l’immobile resti ” a disposizione” e non diventi “da reddito”.
Naturalmente, per evitare fraintendimenti e confusioni con le norme che variano da Comune a Comune, l’ideale è informarsi presso l’ufficio tributi comunale sulla necessità di presentare una comunicazione che attesti il possedimento dei requisiti per l’esenzione ma, in ogni caso, il fatto di possedere una residenza al di fuori dell’immobile, fissata a tempo indeterminato in una casa di riposo, a meno di eccezioni, è sempre ben visibile e presente ai terminali degli uffici comunali, per cui non dovrebbero sorgere difficoltà di nessun tipo.
Inoltre, il tutto vale solo se chi cambia la propria residenza risulta essere anche il proprietario dell’immobile.
Restano da chiarire situazioni “intermedie”, come quella in cui la casa venga data in comodato d’uso a qualcuno, senza percepire alcun reddito; la cosa migliore è sempre richiedere informazioni e assistenza presso gli uffici preposti per evitare, poi, in futuro, di ricevere brutte sorprese.