È italiano il DJ con la mano bionica

È italiano il DJ con la mano bionica

Michele Specchiale, 41 anni, una moglie, due figlie, una casa in provincia di Catania e una serie di attività: ragioniere perito aziendale, disegnatore meccanico e programmatore di macchine a controllo numerico e DJ.

Una descrizione che appare come quella di una persona come tante, piena di interessi e di stimoli ma pur sempre ordinaria. Per capire quanto, invece, la vita di quest’uomo sia stra-ordinaria, bisogna catapultarsi indietro di 20 anni e tornare al giorno in cui, a causa di un incidente con un trattore, il braccio sinistro gli è stato letteralmente strappato.

Oggi Michele divide il suo quotidiano con un arto bionico, in grado di essere programmato e di essere utilizzato anche sul lavoro in maniera proficua. Sembra fantascienza ma, in realtà, il futuro è già qui.

L’arto bionico

La mano meccanica di Michele può essere programmata impostando fino ad 8 comandi, precedentemente al suo utilizzo, tramite pc. Ogni istruzione viene, poi, richiamata attraverso una comunicazione bluetooth. Tutto può essere realizzato con diverse intensità di forza e differenti prese e questo dà all’insieme dell’utilizzo un po’ di difficoltà ma, acquisendo la giusta pratica, la sinergia tra uomo e arto bionico può diventare veramente incredibile. Tra l’altro, la mano può essere staccata e sostituita con una sorta di pinza molto potente (manipolatore) in grado di sollevare ferro e materiale da officina… proprio come un supereroe, insomma!

L’unico momento in cui il DJ si priva di questa meraviglia tecnologica è quando fa il bagno a mare, ad esempio, dove indossa un’altra protesi che può essere bagnata e immersa in acqua tranquillamente.

La storia d’amore

L’attuale moglie di Michele è una donna che ha subito l’amputazione di entrambe le gambe. Non è un caso: i due si sono conosciuti proprio al centro protesi di Budrio dove Specchiale ha fatto la sua esperienza di riabilitazione.

Se non avessi avuto questo incidente, non sarei mani andato al centro protesi, e non avrei mai incontrato la donna che amo, mia moglie“, ha riferito l’ormai noto “DJ con una mano sola”. Non è la prima volta che un evento tragico e traumatico viene “rivisitato”, a posteriori ed in positivo, da un disabile, ma ogni volta è veramente qualcosa di emozionante da assaporare.

Quando si dice che “non tutti i mali vengono per nuocere”, viene da pensare, si dice una grande verità.

 

 

Authored by: Simona Vitagliano

Uso le parole come fossero numeri e i numeri come fossero parole. Blogger, Copywriter, Editor freelance. Tutor di Matematica e Fisica.

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