Accompagnamento anziani: a chi spetta e come fare richiesta

Accompagnamento anziani: a chi spetta e come fare richiesta

L’indennità di accompagnamento anziani è una misura prevista per tutti coloro che sono affetti da una grave invalidità. Pertanto, contrariamente a quanti molti pensano, essa non è collegata solo all’età, ma anche alle condizioni di salute. In particolare, possono accedere all’accompagnamento gli anziani che non sono autosufficienti e hanno difficoltà nel compiere le loro attività quotidiane. In quest’articolo però cercheremo di vedere nello specifico in cosa consiste l’accompagnamento, cercando di capire con precisione quali possono essere i soggetti beneficiari e come effettuare la richiesta.

Chi ha diritto all’accompagnamento anziani?

Per ottenere l’accompagnamento anziani è necessario essere in possesso di determinati requisiti. Innanzitutto, per accedere all’indennizzo bisogna avere un’età minima di 67 anni. Oltre all’età, è necessario dimostrare anche lo stato d’invalidità dell’anziano. Nello specifico, possono accedere coloro che versano in uno stato di invalidità al 100% permanente per l’Istituto nazionale di previdenza sociale. Pertanto, è necessario dimostrare di non essere in grado di camminare in modo autonomo e dunque non riuscire a svolgere le attività quotidiane, come ad esempio vestirsi, lavarsi, espletare i bisogni fisiologici, mangiare, ma anche uscire per fare la spesa. In altre parole, bisogna dimostrare di avere la necessità di un’assistenza costante.

Tra i requisiti rientra anche il possesso della cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea. Gli anziani cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione, possono accedere all’indennizzo solo se sono in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo.

Come fare la domanda

Abbiamo visto quindi in cosa consiste l’accompagnamento anziani e quali sono i requisiti necessari per accedervi. Vediamo ora qual è l’iter per effettuare la domanda, cercando di capire innanzitutto dove è possibile inoltrarla. La domanda per accedere all’accompagnamento può essere effettuata con modalità differenti. Ad esempio, è possibile rivolgersi ad un patronato, portando tutti i documenti necessari. In alternativa, è possibile anche inoltrare la domanda via web. In particolare, chi sceglie tale modalità dovrà collegarsi al sito dell’INPS, dove sarà necessario compilare in maniera autonoma il form della documentazione. La domanda va inviata accedendo all’area personale del sito.

Sia che si scelga di effettuare la domanda presso un patronato sia che si scelga di inoltrarla online, è necessario in entrambi i casi presentare i seguenti documenti: dati anagrafici del richiedente; dati anagrafici dell’eventuale coniuge o rappresentante legale; indirizzo di domicilio e residenza; informazioni su ricoveri del richiedente; eventuale delega alla riscossione di un terzo o in favore di associazioni e modalità di pagamento scelto per ottenere l’indennizzo.

L’iter per effettuare la richiesta inizia con la domanda per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, che deve essere effettuata rivolgendosi al medico di base. Quest’ultimo deve poi effettuare una richiesta telematica. Entro 30 giorni dalla richiesta bisogna recarsi nel patronato con il certificato rilasciato dal medico di base. Il certificato deve essere inoltrato per via telematica congiuntamente alla domanda di accompagnamento, che, come abbiamo già visto, può essere effettuata sia nel CAF stesso che online presso il sito dell’INPS. A questo punto, bisogna aspettare la comunicazione dell’INPS relativa all’appuntamento con la commissione dell’ASL. In questa fase, è opportuno verificare di essere in possesso di tutta la documentazione sanitaria necessaria che servirà per effettuare la visita medica.

Accanto a questa procedura, c’è anche una modalità semplificata per ottenere l’indennizzo. In particolare, i soggetti che già hanno raggiunto l’età pensionabile possono effettuare la richiesta inviando il modello AP70, all’interno del quale bisogna inserire una serie di dati, tra cui l’eventuale ricovero, la delega in caso di riscossione da parte di un soggetto terzo o a favore di un ente, come ad esempio un’associazione e le modalità di pagamento. Anche in questo caso, però, è necessario attendere l’esito della visita medica per ottenere l’indennità. Con entrambe le procedure, inoltre, è necessario presentare la documentazione sopra elencata.

A quanto ammonta l’accompagnamento?

L’importo dell’indennità di accompagnamento è di 517,84 euro al mese, mentre invece l’importo totale annuale è pari a 6.214,08 euro. Chi accede all’indennità non ha diritto alla tredicesima, ma l’importo è un reddito esente da IRPEF e quindi non soggetto a tassazione.In base ad una recente sentenza del Consiglio di Stato, l’assegno di accompagnamento non deve essere inserito nell’Isee, poiché non costituisce un reddito ma una prestazione di assistenza.

Authored by: Francesco Riccio

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